Mirandola, il biomedicale cambia faccia
3 Agosto 1990 – “Il Resto del Carlino”
Recentemente, a Mirandola, capitale indiscussa dell’industria biomedicale italiana, sono avvenuti cambiamenti rilevanti per ridisegnare la mappa del settore. Il primo affare risale a un paio di mesi fa: Gianni Bellini, fondatore della Miramed, una delle quattro maggiori imprese attive nel settore biomedicale, è riuscito a fondare una nuova società chiamata Carex european group, destinata a incorporare tre aziende mirandolesi: la Guparo, la Diatecno, la Miren. Il suo capitale iniziale era di 5 miliardi e il suo obiettivo principale è quello di sviluppare un fatturato di circa 9 miliardi per arrivare a quota 50 entro 1995. Le quote del capitale sono ripartite tra il presidente Pio Bersani e una serie di società finanziarie e fra un mese è previsto un aumento di capitale per 2 miliardi riservato ad un importante gruppo finanziario italiano. Questa primavera, Bellini, per ottenere le forze per ricomprare la Miramed, ceduta al gruppo americano Baxter, stava per allearsi con la multinazionale giapponese Nissho. Questo progetto tuttavia non si è mai realizzato perché a Tokio non sono riusciti a mettersi d’accordo con la Baxter per l’acquisto della Miramed..
L’altra operazione consiste nell’acquisto da parte della Sorin biomedica, società controllata della Snia bpd, del 50% della Bellco di Mirandola ancora appartenente all’Enimont. La Bellco è l’azienda leader sul mercato italiano e al quarto posto a livello europeo e ha chiuso il 1989 con 110 miliardi e utili per 5 miliardi.
Il “padre fondatore” del polo biomedicale mirandolese è Mario Veronesi che, nel 1973, assieme a Carlo Gasparini e altri 8 collaboratori ha dato vita alla Bellco, la Bella Compagnia.
Insieme alla Sorin biomedica e all’Enichem, a Mirandola nasce così il polo italiano dell’industria per l’emodialisi.
Changes in the biomedical industry in Mirandola
Friday 3rd August 1990 - “Il Resto del Carlino”
Recently important changes have occurred in Mirandola, the capital of the Italian biomedical industry, which redraw the map of the area.
First, Mr Gianni Bellini, the founder of Miramed, one of the main biomedical companies, succeeded in founding a new business called Carex European Group, including three companies from Mirandola: Guparo, Diatecno, Miren. The initial capital was 5 billion lire and the company aimed at a turnover of about 9 billion to be increased to 50 by 1995. The capital will be shared between the president Pio Bersani and financial firms and it is expected to increase by 2 billion in a month’s time. In Spring, Mr. Bellini was planning to ally himself with the Japanese multinational Nissho in an effort to find the resources to buy back Miramed, previously sold to the American corporation Baxter. This project, however was never carried out since an agreement could not be reached with Baxter in Tokyo for the purchase of Miramed.
Then, Sorin Biomedica a subsidiary of SNIA bpd bought the 50% of Bellco that still belonged to Enimont.
Bellco is the market leader in Italy and the 4th largest in Europe. At the end of 1989 it had a turnover of 110 billion and a profit of 5 billion.
The “founding father” of the biomedical industry in Mirandola is Mr. Mario Veronesi, who set up Bellco, (from the Italian “Bella Compagnia”), together with Mr Carlo Gasparini and 8 other contributors in 1973.
In this way Mirandola became the Italian centre of the haemodialysis industry.